Nell’ultimo decennio, abbiamo visto le piattaforme di streaming diventare un’industria multimiliardaria – sconvolgendo in modo efficace i meccanismi del business della musica e cannibalizzando alternative precedentemente popolari per ciò che riguarda l’ascolto di musica online. Ciò include piattaforme di condivisione di file peer-to-peer e altri mercati musicali popolari (come iTunes, Soundcloud e Bandcamp).
Con un totale di 418 milioni di utenti in tutto il mondo, Spotify è attualmente la piattaforma leader nello spazio di streaming musicale. Tuttavia, è stata anche oggetto di critiche negli ultimi anni a causa della poca trasparenza riguardante la gestione dei pagamenti verso gli artisti.
In mezzo alla svolta epocale degli NFT degli ultimi anni, abbiamo visto una domanda esplosiva per le attività di crittografia. Tuttavia, queste forme d’arte hanno anche preso la forma di prodotti musicali – con un crescente elenco di artisti che hanno già generato flussi di entrate considerevoli dalla vendita del loro lavoro come NFT.
E qui veniamo alla piattaforma di cui parleremo oggi. Il suo nome è Audius, si tratta di una piattaforma di streaming musicale decentralizzata e gestita dalla comunità che gira su Ethereum e Solana blockchains, definita da Rolling Stone come un valido rivale di Spotify . Audius è totalmente gratuita e gli artisti possono caricare i loro brani gratis, guadagnando il 90% delle entrate derivanti dagli ascolti.
AUDIUS: CENNI STORICI, DALLA FONDAZIONE AL SUCCESSO
Co-fondata dagli informatici Roneil Rumburg e Forrest Browning, Audius è una piattaforma di streaming musicale di proprietà della comunità e controllata dagli artisti che gira sulle blockchain Ethereum e Solana. A differenza del modello più restrittivo di Spotify, Audius mira ad essere un luogo dove gli artisti musicali possono liberamente distribuire, trasmettere e monetizzare il loro lavoro.
Con il suo sistema decentralizzato e open-source, Audius promette di essere il prossimo Spotify o Soundcloud nel mondo blockchain, con il fine di democratizzare l’industria musicale. Si prevede di raggiungere questo obiettivo eliminando gli intermediari (come etichette discografiche o piattaforme di streaming centralizzate come Spotify) e garantendo che i musicisti ricevano non meno del 90% del fatturato totale delle vendite musicali. In base al loro modello di business, l’altro 10% viene allocato a tutti gli operatori di nodi che supportano la rete.
Gli artisti possono scegliere come monetizzare i loro contenuti sulla piattaforma Audius – con opzioni che vanno dalla possibilità di offrire contenuti e streaming gratuitamente, offrendo agli utenti un pagamento una tantum per sbloccare tutti i loro contenuti e offrendo il loro lavoro come NFT. Gli artisti su Audius sono anche in grado di mantenere la proprietà esclusiva della loro musica generando timestamp dei loro contenuti che sono protetti da una rete di nodi decentrati.
Qualsiasi artista musicale o creatore può anche caricare la propria musica su Audius e monetizzare i propri contenuti – non ci sono requisiti per gli utenti di essere registrati con un’etichetta discografica o anche di avere un grande seguito online. Ciò che è anche notevole è che tutti gli utenti – non solo i musicisti – sono premiati con il token AUDIO. Attraverso questo approccio, sia gli artisti che i fan sono incoraggiati a dare contributi attivi alla rete e a partecipare agli sforzi della comunità dell’ecosistema. In sintesi, più ascolti e più partecipi alla piattaforma, più vieni ricompensato in token.
QUALI ARTISTI HANNO SCELTO AUDIUS?
Nonostante Audius sia relativamente nuova sul mercato, alcuni dei più grandi musicisti e produttori hanno già riconosciuto il suo potenziale. Artisti popolari come Deadmau5, Skrillex, Disclosure e Weezer hanno già rilasciato canzoni tramite Audius. Nel settembre 2021, la piattaforma ha anche annunciato un round di finanziamento da 5 milioni di dollari – tutti guidati da importanti celebrità musicali e professionisti del settore. Tra gli investitori della piattaforma c’erano Katy Perry, Nas, The Chainsmokers, Jason Derulo, Steve Aoki, Pusha T e Mike Shinoda di Linkin Park. Altri leader del settore si sono uniti allo sforzo – tra cui dirigenti esperti e rappresentanti di etichette tra cui Sony, RCA Records e J Records.